Elmetto da cavallo
L'elmetto impreziosito da decorazioni a intaglio è opera di Pompeo della Cesa, uno dei più grandi cesellatori d’armi del Cinquecento.
L'elmetto in acciaio, opera di Pompeo della Cesa, fa parte di una piccola armatura da cavallo e da piede appartenuta a Renato Borromeo. Impreziosito da decorazioni a intaglio con motivi di nastri intrecciati, formelle, anelli, figure allegoriche, morsi equini e trofei dorati che spiccano sullo sfondo granito e annerito, l'elmo di manifattura bresciana risale alla fine del Cinquecento.
La collezione

L'opera


L’elmo appartiene a un’armatura realizzata verosimilmente per Renato I Borromeo che, alla fine del Cinquecento, fu capitano di eserciti e ambasciatore presso il re di Spagna Filippo III. Era cugino di San Carlo Borromeo e fratello del celebre cardinale Federico. L’elmo è decorato da una serie di fasce incise, separate da listelli non lavorati. Nelle formelle sono raffigurati diversi simboli che rimandano allo stemma della famiglia Borromeo come il liocorno, il
morso equino e la parola “Humilitas”, motto di San Carlo riferito all’umiltà con cui ci si deve avvicinare al cospetto di Dio.

La decorazione dell’elmo è stata eseguita con incisioni realizzate con la tecnica dell’acquaforte e successivamente
in parte scurite e dorate da parte di Pompeo della Cesa, documentato come “armaiolo regio” di Filippo II nel Castello Sforzesco di Milano, e definito il maggiore artefice tra i cesellatori d’armi attivi negli ultimi decenni del Cinquecento.

La collezione completa sarà disponibile dal prossimo 20 maggio in alcuni store selezionati e in prevendita esclusiva su ovs.it dal 19 maggio.
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Museo degli Argenti e Galleria Palatina, Firenze
Il Museo degli Argenti si trova all'interno del complesso di Palazzo Pitti, l'antica residenza dei Granduchi di Toscana dove è custodito il prezioso Tesoro dei Medici, una delle più importanti collezioni di arti decorative italiane e del mondo: qui sono conservate opere delle più diverse tecniche e manifatture, una vera e propria raccolta di pezzi inestimabili di oreficeria, argenteria, cristalli, avori e pietre dure, cui si aggiunge una prestigiosa collezione di cammei e intagli su pietra appartenuta alla famiglia de' Medici. La Galleria Palatina, invece, situata nel piano nobile di Palazzo Pitti, oltre a contenere la più importante ed estesa quadreria d'Italia, vanta un ricco patrimonio di sculture, mobili pregiati e tavoli intarsiati in pietre dure meravigliosamente realizzati secondo l'arte del commesso fiorentino, praticata a Firenze fin dal Seicento.



Museo Poldi Pezzoli, Milano
Il Poldi Pezzoli è una casa-museo, nata per volontà del collezionista milanese Gian Giacomo Poldi Pezzoli che nasce a Milano nel 1822 e inizia, ventenne, la sua raccolta d’arte: non solo dipinti (tra cui i capolavori di Pollaiolo, Botticelli, Mantegna, Piero della Francesca, Tiepolo, Guardi) ma anche sculture e arti decorative: armi e armature, vetri, ceramiche, oreficerie, orologi, tappeti, tessuti, arazzi e arredi. È una delle prime fondazioni artistiche italiane e ha mantenuto fino ad oggi tutto il fascino di casa-museo. In particolare, la collezione di armi e armature antiche del Museo è composta da 1050 pezzi: il gruppo più numeroso è italiano con particolare attenzione alle armi da parata del XVI secolo. Ad esso si aggiungono un importante nucleo di armi da fuoco dell’Europa meridionale dello stesso periodo e un gruppo di armi e armature orientali.


